2020, Monologo in occasione della serata in onore di Pino Daniele e Lucio Dalla presso il locale “I bufalini” in via di Val Tellina, 118, Roma. Recitato da Virgilio Olivari.

Un treno in partenza, una lacrima fugace e gli sguardi sognanti dei passeggeri. Pino e Lucio, complici ignari di un’estate indimenticabile. Di quelle dove non c’è bisogno di prenotare, perché tanto i sogni vengono a bussarti alla porta.

E anche quando, talvolta, quella porta la trovi chiusa basta un ritornello a riaccendere la speranza di un’occhiata, una carezza, un saluto in più. Prima dell’ennesima parola fine sulle gioie e i rimpianti di una stagione sempre troppo breve.

Lucio e Pino hanno sempre avuto le parole in tasca, quelle giuste, nel momento in cui ti manca il fiato – e non sempre c’entra il sole o la temperatura sopra il livello di guardia – anche solo per pensare: “Se tu fossi qui, adesso io saprei cosa fare. Se tu fossi qui, non mi nasconderei davanti agli occhi tuoi. Ti direi quello che non ti ho detto mai”.

Stare bene a metà, per l’appunto: il resto lo faceva, quasi sempre, una canzone. Perché dove non arriva il coraggio, spesso, può giungere un inciso. 

Allora una stazione, con il sole quasi al tramonto, diventa il palcoscenico più bello di uno spettacolo dove, però, non c’è mai copione. E quando il foglio è bianco può salvarti solo una strofa fra l’ansia di un bagaglio troppo pesante ed un ultimo abbraccio troppo breve: “Pensami, tra vent’anni, pensami. Io con la barba più bianca e una valigia in mano, con la bici da corsa e gli occhiali da sole. Fermo in qualsiasi posto del mondo. Chissà dove”.

Gli anni sono passati, ma la voglia è sempre quella. Ritrovare quel treno e rivedere quel qualcuno che ha dato un senso a quelle frasi, perché non basta – quasi mai – il tasto del rewind. 

“Telefonami tra vent’anni.

Io adesso non so cosa dirti

Amore non so risponderti

E non ho voglia di capirti”

Quella telefonata, quindi, vale la pena farla. Perché dietro ogni canzone c’è sempre un bel ricordo e la riproduzione è tutt’altro che casuale. 

Pino e Lucio, grazie di ricordarcelo (ancora oggi) ogni volta che serve.

Andrea Desideri

Andrea Desideri

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