Harry sconvolge le celebrazioni del Giubileo di Platino prendendo concretamente le distanze dalla Royal Family: spaccatura insanabile.
Sorride spesso davanti alle telecamere, ma sotto la barba ci sono ben altre espressioni che Harry – Duca di Sussex – si guarda bene dal fare da quando ha deciso, con sua moglie Meghan, di abbandonare la Famiglia Reale. Una scissione in piena regola, fatta di fasi: l’inizio lento, sobrio e accennato per poi arrivare a uno sviluppo travagliato e una fine inevitabile consumata nella maniera più fredda durante il Giubileo di Sua Maestà Elisabetta II. Semplicemente “sua nonna” per il Duca di Sussex che, attraverso una strategia accurata, fa vacillare la Monarchia Inglese.
Il distacco da quello che è il protocollo Reale non è cosa delle ultime settimane, neppure degli ultimi anni. Il tentativo di attribuire questa decisione esclusivamente alla consorte americana – Meghan Markle – è fallito miseramente dopo che qualche tabloid ha cercato di calcare la mano sulla sola cosa che ha visto la coppia concretamente coinvolta nello screditare la Royal Family: l’intervista a Oprah Winfrey di qualche mese fa. Il resto sono congetture ancora da dimostrare: un senso c’è e si trova nel manoscritto dell’ex Direttrice del New Yorker – Tina Brown – dal titolo “The Palace Papers”.
In quelle pagine si vuota il sacco: dalle accuse di razzismo nei confronti di Carlo ai sotterfugi con Camilla fino a delle congetture relative alla morte di Lady Diana. C’è tutto, forse anche di più. Al punto che sarebbe in procinto anche un documentario su Harry e Meghan per fare chiarezza – o mettere in luce ulteriormente – su tanti aspetti. La collaborazione dei Sussex a questo tipo di operazioni non è stata ben vista dal resto della Famiglia che tace, ma non acconsente.
Arriviamo ad oggi, quando si conclude il Giubileo di Platino – o meglio: le celebrazioni per i 70 anni di Regno della Regina Elisabetta II – che ha coinvolto migliaia di persone per 4 giorni. Durante i quali c’erano, e non era scontato, anche Harry e Meghan. Gli scommettitori puntavano forte sul loro forfait: sono rimasti delusi. Non solo erano presenti, ma hanno fatto di tutto per farsi notare. È bastato un gesto: sedersi lontano dal resto della Famiglia Reale nel corso delle celebrazioni nella cattedrale di St. Paul. Londra come spartiacque del Regno.
Esiste già un prima e un dopo Elisabetta II, dato che si parla – senza esitazione alcuna – di un “addio alla Nazione” da parte di Sua Maestà. Resterà sempre in carica, ma cederà la mano: significa che vedremo sempre meno la donna nelle apparizioni pubbliche. Fatta eccezione per Natale e le feste comandate. Le altre rappresentazioni spetteranno a William, Kate e Carlo. Camilla farà da raccordo: come dimostra il “patto di Instagram” siglato con la Duchessa di Cambridge. Un lavoro di concerto per tenere unita – e stabile – la Monarchia Inglese.
Sforzi vani perchè la spaccatura c’è, esiste e sembra irreparabile. I rapporti fra Duchi sono alla stregua della Guerra Fredda: Elisabetta ha chiesto espressamente a Kate di intavolare una “trattativa di pace” con i Duchi di Sussex (con tanto di regali inviati ai pargoli il Natale scorso) per far rientrare possibili scandali. Nessun tentativo è andato a segno. Harry sta portando avanti un unico – glaciale – discorso: quello che lo lega, inevitabilmente, a sua madre.
L’esigenza di sganciarsi da un’idea di nobiltà pomposa, stantia e condizionante che ha finito per perire anche la donna che amava più d’ogni altra cosa. Tante ancora sono le ombre sulla morte di Lady D., ma una cosa è certa: non era più a proprio agio con certi meccanismi e determinate ipocrisie da cui avrebbe voluto prendere – di fatto ha preso – le distanze.
Ora il figlio porta avanti quel tipo di proposito, con abnegazione, ricordo e fermezza. Questo non solo fa male alla Casata Reale, ma compromette l’Inghilterra nella stabilità monarchica: se vengono fuori altri altarini sulla Famiglia Reale, la Monarchia Inglese sarà sempre più uno status di richiamo con poca effettiva considerazione. Particolare che minerebbe anche i rapporti con gli Stati del Commonwealth e altre sfaccettature che dipingono l’Inghilterra odierna.
La società contemporanea è minata da una scissione: rispetto a tutte le cicatrici del Regno questa è la più profonda, poiché rispetto agli altri scandali e cadute – si veda l’epopea del Duca di York – agisce in maniera sorda, costante e irreparabile. Spaccatura che rischia di rovinare anche i rapporti con l’America (Trump appoggia la Regina, ma gli altri sono con i coniugi di Sussex). Le ombre di Buckingham Palace stanno per venire alla ribalta subito dopo quello che doveva essere un lieto fine, invece non è altro che il preludio all’infelicità.
© Andrea Desideri. Tutti i diritti riservati.
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